Poesia & Storia

“ERTA E FIERA COME SULL’ALTARE ASCOLTI,
O DONNA PURA, SE TI PARLI IL CANTO DEL MARE.“

IL POETA

Angiolo Silvio Novaro

Angiolo Silvio Novaro nacque a Diano Marina il 12 novembre 1866 da Agostino Novaro e Paola Maria Sasso, fondatori della ditta olearia “Olio Sasso”.

Angiolo Silvio è stato un poeta, romanziere, sceneggiatore, pittore e traduttore.

Da sé imparò il latino, il francese, il tedesco e l’inglese (nel 1930 tradusse “L’Isola del Tesoro” di Stevenson).

Angiolo Silvio Novaro visse alla “Casa Rossa” con la moglie Laura e l’unico figlio Jacopo.

La villa Casa Rossa”, che descriveva come “un’amante nascosta in uno scialle di uliviè stato il suo prezioso “eremo” per tutta la vita e fonte d’ispirazione per le sue opere, tra esse uno dei suoi più famosi libri di raccolte di poesie “Il Cestello”.

Fu un uomo riservato, di parola, elegante e filantropo.

Nel 1929 venne nominato Accademico d’Italia per la letteratura.

Il 10 marzo 1938, con la sua morte, scompare con Angiolo Silvio Novaro uno dei più onesti poeti della vecchia generazione.

Angiolo S. Novaro in divisa da accademico d'Italia

INCONTRI LETTERARI

Una Dimora Storica

I vari incontri ed amicizie durante la vita del poeta, chiamano alla voce numerosi personaggi illustri dell’epoca.

Tra questi menzioniamo Gabriele D’Annunzio, molto vicino al poeta e alla sua famiglia ed affascinato dalla dimora del poeta, tanto che dedicò alcune righe all’ “Hortus” di Villa Casa Rossa.

“Se hai occhi per ammirare il meraviglioso assortimento di tutti i fiori: viole, garofani, ciclamini, margherite, verbene, begonie, zinie, gerani, cinerarie, astri, elios, bouganville ed altri rampicanti; e che ti colpiscono d’ammirazione, disposti come sono in bellissimo ordine, sotto le palme ed i pini, i cipressi e gli olenadri, i pergolati di gelsomino.

Nella varietà di questi fiori vi è, naturalmente, la regina. Ed è la Rosa.

Di rosa sono le siepi; di rosa è cinta la balaustra. Festoni di rosa adornano la terrazza e pendono sul tuo capo come in prosa”.

 

Una dedica amichevole di Gabriele D’Annunzio a Novaro

Questa casa sul mare di fatti stimolava la fantasia di letterati, giornalisti e pittori come Plinio Nomellini che il 14 Maggio del 1900 scriveva: 

“Ho ancora vivo il ricordo dei tuoi boschi d’argento e del mare verdeprofondo, di sotto ai piccoli pini quasi danzanti nell’aria liberata dal libeccio profumato”.

Doveroso menzionare lo scultore e pioniere del simbolismo italiano Leonardo Bistolfi, che disegnò, costruì e donò al poeta il maestoso cancello della Casa che tutt’ora apre le porte al grande viale d’ingresso.

Il cancello di Bistolfi

La Casa Rossa non solo era fonte d’ispirazione degli artisti dell’epoca, ma bensì anche un luogo di ritrovo e diletto, semplicemente per passare del buon tempo in compagnia argomentando temi di letteratura, filosofia, politica e cultura. Il tutto mirando il mare, immersi nella natura nella più totale riservatezza.

Tra i vari visitatori e ospiti di Casa Rossa, menzioniamo il presidente americano Theodore Roosvelt, amante della Riviera dei Fiori.

Altre amicizie ed ospiti che varcarono il cancello del Bistolfi della casa furono: Edmondo de Amicis, Pelizza Da volpedo, Giuseppe Giacosa, Plinio Nomellini, Giovanni Verga, il generale Cadorna ed  Umberto di Savoia. Quest’ultimo incontrò Angiolo presso la Casa Rossa in occasione della presentazione del libro di Angiolo Silvio dopo la scomparsa del figlio Jacopo: “Il Fabbro Armonioso”.

Foto autogrfata di umberto di Savoia con la nonna, la Regina Margherita
Foto autogrfata di umberto di Savoia con la nonna, la Regina Margherita
Theodore Roosvelt
Villa Casa Rossa

Questa casa sul mare di fatti stimolava la fantasia di letterati, giornalisti e pittori come Plinio Nomellini che il 14 Maggio del 1900 scriveva: 

“Ho ancora vivo il ricordo dei tuoi boschi d’argento e del mare verdeprofondo, di sotto ai piccoli pini quasi danzanti nell’aria liberata dal libeccio profumato”.

Doveroso menzionare lo scultore e pioniere del simbolismo italiano Leonardo Bistolfi, che disegnò, costruì e donò al poeta il maestoso cancello della Casa che tutt’ora apre le porte al grande viale d’ingresso.

 

Foto autogrfata di umberto di Savoia con la nonna, la Regina Margherita
Foto autogrfata di umberto di Savoia con la nonna, la Regina Margherita

INCONTRI LETTERARI

Una Dimora Storica

I vari incontri ed amicizie durante la vita del poeta, chiamano alla voce numerosi personaggi illustri dell’epoca.

Tra questi menzioniamo Gabriele D’Annunzio, molto vicino al poeta e alla sua famiglia ed affascinato dalla dimora del poeta, tanto che dedicò alcune righe all’ “Hortus” di Villa Casa Rossa.

“Se hai occhi per ammirare il meraviglioso assortimento di tutti i fiori: viole, garofani, ciclamini, margherite, verbene, begonie, zinie, gerani, cinerarie, astri, elios, bouganville ed altri rampicanti; e che ti colpiscono d’ammirazione, disposti come sono in bellissimo ordine, sotto le palme ed i pini, i cipressi e gli olenadri, i pergolati di gelsomino.

Nella varietà di questi fiori vi è, naturalmente, la regina. Ed è la Rosa.

Di rosa sono le siepi; di rosa è cinta la balaustra. Festoni di rosa adornano la terrazza e pendono sul tuo capo come in prosa”.

 

Una dedica amichevole di Gabriele D’Annunzio a Novaro

La Casa Rossa non solo era fonte d’ispirazione degli artisti dell’epoca, ma bensì anche un luogo di ritrovo e diletto, semplicemente per passare del buon tempo in compagnia argomentando temi di letteratura, filosofia, politica e cultura. Il tutto mirando il mare, immersi nella natura nella più totale riservatezza.

Tra i vari visitatori e ospiti di Casa Rossa, menzioniamo il presidente americano Theodore Roosvelt, amante della Riviera dei Fiori.

Altre amicizie ed ospiti che varcarono il cancello del Bistolfi della casa furono: Edmondo de Amicis, Pelizza Da volpedo, Giuseppe Giacosa, Plinio Nomellini, Giovanni Verga, il generale Cadorna ed  Umberto di Savoia. Quest’ultimo incontrò Angiolo presso la Casa Rossa in occasione della presentazione del libro di Angiolo Silvio dopo la scomparsa del figlio Jacopo: “Il Fabbro Armonioso”.

La Casa Rossa e le sue terrazze affacciate sul mare
Il cancello disegnato da Bistolfi
Il cancello disegnato da Bistolf
Theodore Roosevelt ospite
Theodore Roosevelt ospite

La dedica

“E tu pensosa sorridi, tu là rivivi

Nell’ora quando l’anima più spera

Mentre l’alta Bordighera

Rosseggia tra veli d’ulivi

Luminoso intorno alla tua chioma

Brucia il cielo della sera

Come aurora su cupola di Roma.

E guardi il mare e il monte che si oscura

E una stella che luce nell’altura

De’ cieli, e quasi a un batter d’ale

Col cuore che ti trasale

Erta e fiera come sull’altare

Ascolti, o donna pura,

Se ti parli il canto del mare.”

ANGIOLO SILVIO NOVARO
XX NOVEMBRE 1925

Il giardino della Casa Rossa